Diocesi di Ibiza

diocesi cattolica spagnola

La diocesi di Ibiza (in latino: Dioecesis Ebusitana) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Valencia. Nel 2021 contava circa 147.460 battezzati su 171.043 abitanti. È retta dal vescovo Vicente Ribas Prats.

Diocesi di Ibiza
Dioecesis Ebusitana
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Valencia
 
Mappa della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoVicente Ribas Prats
Presbiteri30, di cui 27 secolari e 3 regolari
4.915 battezzati per presbitero
Religiosi4 uomini, 25 donne
Diaconi1 permanente
 
Abitanti171.043
Battezzati147.460 (86,2% del totale)
StatoSpagna
Superficie872 km²
Parrocchie27
 
Erezione30 aprile 1782
Ritoromano
CattedraleSanta Maria della Neve
Santi patroniSanta Maria della Neve
IndirizzoCalle Pedro Francés 12-2a, 07800 Ibiza [Baleares], España
Sito webwww.obispadodeibiza.es
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Spagna

Territorio

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La diocesi comprende le isole di Ibiza e di Formentera (le isole Pitiuse), situate nel Mar Mediterraneo e appartenenti alla comunità autonoma spagnola delle Baleari.

Sede vescovile è la città di Ibiza, dove si trova cattedrale di Santa Maria della Neve, patrona della diocesi.

Parrocchie

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Il territorio si estende su 872 km² ed è suddiviso in 27 parrocchie, raggruppate in 4 arcipresbiterati.

Storia

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Sono ignote le origini del cristianesimo a Ibiza e Formentera, ed in genere in tutto l'arcipelago delle Baleari. Di certo le isole avevano già una loro organizzazione ecclesiastica nella seconda metà del V secolo, come documenta la Notitia provinciarum et civitatum Africae, che contiene la lista dei vescovi convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484. Tra i vescovi della provincia civile insule Sardiniae figura il vescovo Opilio de Ebuso; tuttavia non ci sono prove, come sostengono alcuni storici, che la diocesi dipendesse dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Cagliari.

Ibiza rivendica un altro vescovo, Vincenzo, vissuto durante il governo bizantino sull'arcipelago, tra la fine del VI secolo e l'inizio del VII, e che ebbe uno scambio epistolare con Liciniano di Cartagine.

Con l'inizio dell'VIII secolo inizia un periodo di decadenza per le Baleari, che a causa della loro posizione strategica, furono disputate dagli Arabi, dai Carolingi e dai Normanni. Le continue incursioni posero fine alle strutture ecclesiastiche, anche se una comunità cristiana probabilmente sopravvisse, come sembra documentato da due privilegi di papa Formoso (circa 892) e di papa Romano (897), in cui le isole dell'arcipelago furono affidate alla giurisdizione dei vescovi di Gerona. Con il X secolo però si impose definitivamente la dominazione mussulmana e da questo momento poco o nulla si conosce della comunità cristiana di Ibiza.

Un documento arabo del 1058, sulla cui autenticità non c'è unanime certezza, attesta la concessione al vescovo di Barcellona Guislabert della giurisdizione spirituale sui cristiani delle isole Baleari. Questo e altri documenti servirono ai vescovi di Barcellona nel tentativo di farsi riconoscere la giurisdizione sulle isole, giurisdizione che non fu concessa, quando queste furono liberate dagli Arabi nel XIII secolo.

Ibiza fu liberata l'8 agosto 1235 e subito incominciò la cristianizzazione dell'isola; fu eretta l'unica parrocchia, quella di Santa Maria, che papa Gregorio IX, con una lettera del 25 gennaio 1240, incorporò nella diocesi di Maiorca. Questa decisione fu confermata da papa Bonifacio VIII nel 1295.

La diocesi di Ibiza venne eretta il 30 aprile 1782 con la bolla Ineffabilis Dei di papa Pio VI e resa suffraganea di Tarragona.

Fu nominato primo vescovo Manuel Abad Lasierra, che organizzò la diocesi suddividendola in parrocchie, con l'istituzione di due parrocchie urbane e 15 rurali nell'isola di Ibiza, ed altre 3 nell'isola di Formentera. Si deve al successore Eustaquio Azara l'istituzione del seminario diocesano.

In seguito al concordato del 1851, fu prevista la soppressione della diocesi e l'aggregazione alla diocesi di Maiorca, che però non ebbe mai piena attuazione, per l'opposizione dei vescovi. Dal 1852 al 1855 la diocesi fu retta da governatori ecclesiastici e dal 1855 al 1927 da vicari capitolari sede vacante.

Il 19 luglio 1927 un accordo tra la Santa Sede ed il governo spagnolo portò alla nomina di un vescovo residenziale, indipendente dalla giurisdizione di Maiorca, in qualità di amministratore apostolico e titolare di una sede in partibus. Due furono gli amministratori apostolici di Ibiza: Salvio Huix Miralpeix, vescovo titolare di Selimbria, che convocò il primo e finora unico sinodo diocesano; e Antonio Cardona Riera, vescovo titolare di Chersoneso di Creta.

Durante la guerra civile spagnola, furono oltre venti i sacerdoti della diocesi che vennero giustiziati tra agosto e settembre 1936.

Nel 1949 l'amministrazione apostolica fu elevata a diocesi e resa suffraganea di Valencia. Primo vescovo della restaurata sede è stato Antonio Cardona Riera.

Nel 1965 è stato istituito il museo della cattedrale, che ospita sculture, pitture ed altri oggetti appartenenti alla cattedrale e al suo capitolo; dal 2006 il museo trova ospitalità nella cattedrale stessa e in ambienti annessi all'edificio sacro.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche

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La diocesi nel 2021 su una popolazione di 171.043 persone contava 147.460 battezzati, corrispondenti all'86,2% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
195045.00045.000100,05553281847023
197039.97939.979100,05349475457323
198056.34057.69997,6413741.37457725
199065.00066.30098,0323022.03136925
199984.00091.00092,3353232.40065726
200084.00091.00092,3363332.33365726
200184.00091.00092,3363332.33365726
200295.000107.00088,8373432.56765726
200393.000108.00086,1373342.51375726
2004100.000112.73088,7363242.77785625
2006110.000118.01393,2353143.14275625
2013130.600145.00090,1363153.627103632
2016139.208152.50991,3393363.56993532
2019142.220164.93686,2353324.063153533
2021147.460171.04386,2302734.915142527
  1. ^ Nominato arcivescovo titolare di Nicopoli di Epiro.
  2. ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Armentia.
  3. ^ Già amministratore diocesano dal 4 febbraio 2020 al 4 dicembre 2021, giorno della presa di possesso della diocesi.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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