Il principe Igor'

opera lirica di Aleksandr Porfir'evič Borodin

Il principe Igor' (in russo Князь Игорь?) è l'unica opera lirica di Aleksandr Porfir'evič Borodin.

Il principe Igor'
Danze polovezie, quadro di René Bull (1913)
Titolo originaleКнязь Игорь
Lingua originalerusso
MusicaAleksandr Porfir'evič Borodin
LibrettoAleksandr Porfir'evič Borodin
Fonti letterarieCanto della schiera di Igor'
Attiun prologo e quattro atti
Epoca di composizione1869-1887
Prima rappr.23 ottobre (4 novembre) 1890
TeatroTeatro Mariinskij, San Pietroburgo
Prima rappr. italiana26 dicembre 1915
TeatroTeatro alla Scala, Milano
Personaggi
  • Igor' Svjatoslavič, principe di Novgorod-Severskij (baritono)
  • Jaroslavna, sua seconda moglie (soprano)
  • Vladimir Igorevič, figlio di primo letto di Igor' (tenore)
  • Vladimir Jaroslavič Galickij, principe di Halyč, fratello della principessa Jaroslavna (basso-baritono)
  • Končak, khan dei Polovezi (basso)
  • Gzak, khan dei Polovezi (basso)
  • Končakovna, figlia del khan Končak (contralto)
  • Ovlur, un polovezio cristiano (tenore)
  • Skula, un suonatore di gudok (basso)
  • Eroška, un suonatore di gudok (tenore)
  • La nutrice di Jaroslavna (soprano)
  • Una ragazza polovezia (soprano)
  • Coro (principi e principesse russe, boiardi e boiarde, anziani, guerrieri russi, fanciulle, popolo. khan polovezi, amiche di Končakovna, schiave (čagi) del khan Končak, prigionieri russi, guardie polovezie)

Il compositore scrisse anche il libretto basandosi sul poema epico slavo Canto della schiera di Igor', che narra una fallita campagna contro i Cumani del principe Igor' Svjatoslavič di Novgorod-Severskij nell'antica Rus' di Kiev nel 1185.

L'opera, articolata in un prologo e quattro atti, è rimasta incompiuta alla morte repentina del compositore avvenuta nel 1887, dopo una lunga gestazione durata quasi diciotto anni. Venne radicalmente rivista, completata degli atti mancanti e strumentata da Nikolaj Rimskij-Korsakov e Aleksandr Glazunov.

Storia

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La composizione originale (1869–1887)

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Aleksandr Borodin (1833–1887)

Dopo aver brevemente considerato il dramma di Lev Mej La fidanzata dello Zar (successivamente ripreso da Rimskij-Korsakov per la sua opera omonima) come soggetto per la sua prima opera, Borodin iniziò a cercarne un altro. Vladimir Stasov, critico e mentore del Gruppo dei Cinque, gli suggerì il Canto della schiera di Igor', un poema epico in prosa del XII secolo, e gli inviò una sceneggiatura per un'opera in tre atti il 30 aprile 1869[1]. Borodin trovò la proposta incoraggiante, anche se non priva di difficoltà, e, dopo aver raccolto altro materiale letterario, iniziò a comporre nel settembre dello stesso anno. Presto però iniziò ad avere dubbi e timori e interruppe la composizione.

Nel corso dei successivi quattro anni non continuò il lavoro, ma utilizzò parte della musica creata per altri suoi lavori, quali la sua seconda sinfonia e l'opéra-ballet collettiva Mlada (1872)[1]. Il progetto di Mlada però presto fu abbandonato e Borodin pensò a come riutilizzare la musica che aveva prodotto, e nel 1874 tornò a dedicarsi al Principe Igor', incoraggiato anche dal successo che avevano avuto Rimskij-Korsakov e Musorgskij nel mettere in scena le loro opere a sfondo storico La fanciulla di Pskov e Boris Godunov.

Tuttavia l'occupazione principale di Borodin era la chimica, che comprendeva la ricerca e l'insegnamento. Pertanto, per la costernazione dei suoi amici, non dedicava alla musica tutto il tempo che il suo talento avrebbe giustificato. Nel 1876 Stasov, avendo perso ogni speranza che Borodin finisse l'opera, propose la sua sceneggiatura a Rimskij-Korsakov. Egli però decise di aiutare Borodin ad orchestrarne alcune parti importanti, come le famose Danze poloviciane, che, stando a quanto riferisce lo stesso Rimskij-Korsakov nella sua autobiografia La mia vita musicale, furono orchestrate da lui, Borodin e Anatolij Ljadov, lavorando febbrilmente una sera fino a tarda notte[2]. Borodin complessivamente lavorò alla sua opera, in maniera discontinua, per quasi 18 anni.

Il completamento postumo e l'orchestrazione (1887-1888)

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Nikolaj Rimskij-Korsakov

Dopo che Borodin morì nel 1887, lasciando il Principe Igor' incompiuto, Rimskij-Korsakov e Stasov ne raccolsero tutte le sopravvissute parti manoscritte e le portarono a casa di Rimskij-Korsakov. Successivamente Rimskij-Korsakov ed il suo giovane allievo Aleksandr Glazunov si spartirono il lavoro per portare a termine l'opera: riempire e terminare le parti non finite, dare all'opera una forma compiuta e terminare l'orchestrazione nei punti molto mancanti. La prima rappresentazione dell'opera ebbe luogo al teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 4 novembre 1890 diretta da Eduard Nápravník.

Nonostante i loro sforzi, però, l'opera rimase episodica e statica, a causa della mancanza di unità dovuta allo stato di incompiutezza in cui l'aveva lasciata Borodin. Un'altra causa di ciò è data dal fatto che il compositore non completò il libretto prima di intraprendere la composizione, ma lo scrisse man mano assieme alla musica, perdendo così di vista il filo narrativo d'insieme dell'opera. Infatti sono presenti singoli episodi qualitativamente molto alti, con musiche molto belle anche se non tutte uscite dalla penna di Borodin, ma manca una struttura che li integri fra di loro in una narrazione fluente. Inoltre alcuni brani scritti da Borodin non trovarono posto nella versione finale dell'opera, ma dovettero essere sacrificati per dare al lavoro un aspetto per quanto possibile coeso.

L'azione ha luogo nel 1185 nella città di Putivl' (prologo, atti I e IV) e nell'accampamento dei Cumani/Poloviciani (atti II e III)[3].

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Nella piazza della cattedrale di Putivl'. Il principe Igor' Svjatoslavič sta organizzando una campagna contro i Poloviezi, che hanno attaccato le terre russe. Il popolo intona canti di lode, quando un'eclissi di sole provoca la costernazione generale. Due soldati, Skula ed Eroška disertano, convinti che il principe Vladimir Jaroslavič offrirà loro un'occupazione più gradita. Sebbene Jaroslavna, moglie di Igor', consideri l'eclisse un cattivo presagio, egli insiste nell'andare in guerra: il senso dell'onore glielo impone. Igor' affida la moglie al fratello di lei, Vladimir Jaroslavič, principe di Halyč, che lo ringrazia per averlo accolto dopo essere stato bandito dalla sua terra dal padre e dai fratelli. Il popolo intona un canto glorificatore e l'esercito si mette in marcia contro i Polovezi.

Atto I

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Scena prima La corte di Vladimir a Putivl'. I seguaci del principe di Halyč cantano in suo onore. Skula ed Eroška ora suonano il gudok (antico strumento ad arco con tre corde), mentre i seguaci del principe intonano un canto in cui lui ed i suoi uomini hanno rapito una ragazza che li supplica di lasciarla tornare dal padre senza essere disonorata. Arriva Vladimir di Halyč che canta come, se fosse principe di Putivl', passerebbe le sue giornate a bere, fare festa e divertirsi con le ragazze più belle, mentre la sorella sarebbe relegata in un monastero. Un gruppo di giovani donne lo prega di rilasciare una loro amica rapita, ma egli le scaccia. Gli uomini di Vladimir si chiedono cosa accadrebbe se Jaroslavna venisse a sapere ciò che stanno facendo, ma si convincono che con tutti gli uomini in guerra sarebbe inerme, e quindi decidono di andare sulla piazza della città per proclamare Vladimir principe di Putivl', lasciando indietro i due musicisti ubriachi.
Scena seconda Una stanza nel palazzo di Jaroslavna. La principessa è in pena per l'assenza del marito, quando arrivano le giovani donne che le raccontano della loro amica rapita da Vladimir. Quest'ultimo entra e le giovani fuggono. Ne nasce un litigio tra Jaroslavna e Vladimir, con minacce e accuse, poi Vladimir esce. Arriva il consiglio dei boiardi che informa la principessa che i Poloviciani al comando di Gzak stanno per attaccare la città: l'esercito di Igor' è stato sconfitto ed egli è stato ferito e catturato assieme a suo figlio ed a suo fratello. Non è possibile mandare messaggeri alle città vicine perché le strade sono state interrotte dal nemico. I boiardi dichiarano che organizzeranno la difesa della città, quando Vladimir torna con i suoi che lo vorrebbero nuovo principe di Putivl', ma i boiardi non sono d'accordo. La disputa è interrotta dalla battaglia imminente.

Rosina Galli e Giuseppe Bonfiglio - Danze polovesiane - 1915

Atto II

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La sera nell'accampamento dei Polovezi. Le fanciulle polovesiane cantano e danzano (celeberrimo il tema, conosciuto appunto come danza delle fanciulle polovesiane). Si unisce a loro Končakovna. I prigionieri russi fanno ritorno dalla giornata di lavoro e ringraziano le donne che danno loro da mangiare. Le guardie si ritirano, lasciando solo Ovlur, un cristiano, alla sorveglianza. Vladimir, figlio di Igor' canta sperando che il suo amore, Končakovna, lo raggiunga presto. La ragazza arriva e i due intonano in un duetto il loro amore. Al sopraggiungere di Igor' se ne vanno. Egli canta il suo dolore per le sue disgrazie. Ovlur gli propone la fuga, ma giunge Končak che chiede a Igor' come stia. Končak gli promette la libertà in cambio della rinuncia alla guerra, ma Igor' non può accettare. Končak fa entrare i servi per intrattenere Igor' e lui stesso: essi cantano e ballano in onore di Končak (danze poloviciane).

Lo stesso argomento in dettaglio: Danze polovesiane.

Atto III

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Nell'accampamento dei Polovezi. L'esercito poloviciano ritorna in trionfo cantando il sacco di Putivl'. Končak afferma che presto sottometterà tutta la Russia. Vladimir esorta Igor' alla fuga, egli è riluttante, ma quando Ovlur arriva dicendo di aver preparato i cavalli per Igor' e Vladimir, il principe accetta. Entra Končakovna che chiede a Vladimir di dimostrargli il suo amore portandola con lui o rimanendo. Il giovane non riesce a lasciare l'amata e Igor' fugge da solo. Končakovna dà l'allarme e suo padre fa uccidere le guardie e dà in sposa la figlia a Vladimir.

Atto IV

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L'alba a Putivl'. Jaroslavna piange la lontananza da Igor' e la sua sconfitta e, mentre contempla la distruzione operata dal nemico, scorge due figure a cavallo che avanzano: sono Igor' ed Ovlur. Marito e moglie cantano la gioia della loro riunione. Skula ed Eroška stanno cantando facendosi beffe di Igor', quando lo vedono in lontananza. Dopo un momento di panico decidono di giocare d'astuzia per salvarsi: suonano le campane di una chiesa per radunare una folla ed annunciare il ritorno di Igor'. All'inizio vengono trattati con sospetto, ma poi il popolo ed i boiardi celebrano con gioia il ritorno del principe Igor'.

Struttura dell'opera

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La suddivisione è presentata in accordo all'edizione tradizionale a cura di Rimskij-Korsakov e Glazunov. Le date si riferiscono alla composizione, non all'orchestrazione.

N.AttoDescrizioneInizioFineComposizioneOrchestrazione
Ouverture18871887GlazunovGlazunov
1Prologo18761885BorodinBorodin / Rimskij-Korsakov
2aAtto I, Scena primaCoro18751875BorodinRimskij-Korsakov
2bAtto I, Scena primaRecitativo e Canzone: Vladimir di Halyč18791879BorodinBorodin
2cAtto I, Scena primaRecitativo: Vladimir di Halyč??BorodinRimskij-Korsakov
2dAtto I, Scena primaCoro delle fanciulle e scena??BorodinRimskij-Korsakov
2eAtto I, Scena primaScena: Skula, Eroška??BorodinRimskij-Korsakov
2fAtto I, Scena primaCanzone in onore di Vladimir di Halyč: Skula, Eroška18781878BorodinRimskij-Korsakov
2gAtto I, Scena primaCoro??BorodinRimskij-Korsakov
3Atto I, Scena secondaArioso: Jaroslavna18691875BorodinRimskij-Korsakov
4Atto I, Scena secondaScena: Jaroslavna, Nutrice, Coro18791879BorodinBorodin
5Atto I, Scena secondaScena: Jaroslavna, Vladimir di Halyč18791879BorodinRimskij-Korsakov
6Atto I, Scena secondaFinale: Jaroslavna, Vladimir di Halyč, Coro18791880BorodinRimskij-Korsakov
7Atto IICoro delle fanciulle poloviciane??BorodinRimskij-Korsakov
8Atto IIDanza delle fanciulle poloviciane??BorodinRimskij-Korsakov
9Atto IICavatina: Končakovna18691869BorodinBorodin
10Atto IIScena: Končakovna, Coro18871887Rimskij-Korsakov / GlazunovRimskij-Korsakov / Glazunov
11Atto IIRecitativo e Cavatina: Vladimir18771878BorodinBorodin
12Atto IIDuetto: Vladimir, Končakovna18771878BorodinRimskij-Korsakov
13Atto IIAria: Igor'18811881BorodinRimskij-Korsakov
14Atto IIScena: Igor', Ovlur??BorodinRimskij-Korsakov
15Atto IIAria: Končak18741875BorodinBorodin
16Atto IIRecitativo: Igor', Končak??BorodinRimskij-Korsakov
17Atto IIDanze Poloviciane con Coro18691875BorodinBorodin / Rimskij-Korsakov / Ljadov
18Atto IIIMarcia dei Poloviciani18691875BorodinBorodin / Rimskij-Korsakov
19Atto IIICanzone: Končak??GlazunovGlazunov
20Atto IIIRecitativo and Scena??BorodinGlazunov
22Atto IIIRecitativo: Ovlur, Igor'18881888GlazunovGlazunov
23Atto IIITrio: Igor', Vladimir, Končakovna?1888Borodin / GlazunovGlazunov
24Atto IIIFinale: Končakovna, Končak, Coro1884?Borodin / GlazunovGlazunov
25Atto IVLamento: Jaroslavna18751875BorodinBorodin
26Atto IVCoro del popolo18791879BorodinBorodin
27Atto IVRecitativo and Duetto: Jaroslavna, Igor'18761876BorodinRimskij-Korsakov
28Atto IVCanzone: i suonatori di gudok, Scena e Coro??BorodinRimskij-Korsakov
29Atto IVFinale: Skula, Eroška, Coro??BorodinBorodin / Rimskij-Korsakov
  1. ^ a b Abraham e Lloyd-Jones (1986: pag. 51).
  2. ^ Rimskij-Korsakov, My musical life, pag. 211
  3. ^ Non è chiaro in che ordine Borodin intendesse fissare i primi due atti. Viene qui presentata la suddivisione tradizionale dell'edizione di Rimskij-Korsakov e Glazunov. In molti allestimenti il terzo atto viene omesso.

Bibliografia

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  • N. A. Rimskij-Korsakov, Летопись моей музыкальной жизни (San Pietroburgo, 1909), pubblicato in inglese come My musical life (New York: Knopf, 1925, terza ed. 1942).
  • G. Abraham, e D. Lloyd-Jones, Alexander Borodin in D. Brown, (a cura di) The New Grove: Russian Masters 1, New York: W. W. Norton & Co., 1986.

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Collegamenti esterni

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