Torneo di San Pietroburgo 1914

Il torneo di San Pietroburgo 1914 è stato un importante torneo di scacchi, organizzato per celebrare il 10º anniversario del circolo di scacchi di San Pietroburgo. È chiamato anche il torneo degli Zar perché i drammatici eventi storici che seguirono negli anni successivi (la rivoluzione d'ottobre) ne fecero l'ultimo grande torneo di scacchi giocato nella Russia zarista.[1]

Emanuel Lasker, vincitore del torneo

Organizzazione

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Il comitato organizzatore, presieduto da Peter Saburov, intendeva invitare i migliori venti giocatori dell'epoca, con il campione del mondo in carica Emanuel Lasker, l'astro nascente José Raúl Capablanca e i due vincitori del torneo "di tutte le Russie" del 1913/14, Aleksandr Alechin e Aaron Nimzowitsch.

Molti invitati non accettarono di partecipare adducendo varie ragioni: Amos Burn, Richard Teichmann e Simon Winawer a causa dell'età avanzata; Géza Maróczy, Carl Schlechter, Rudolf Spielmann, Savelij Tartakover, Milan Vidmar e Max Weiss non accettarono per le tensioni politiche che c'erano in quel periodo tra la Russia e l'Impero austro-ungarico (sfociate poi nella prima guerra mondiale).

Alla fine parteciparono al torneo undici giocatori di sei diversi paesi: Russia, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cuba.

Tutti i partecipanti ottennero un ottimo rimborso spese. A Lasker fu riconosciuto un premio di ingaggio di 4.500 rubli per il suo primo torneo in cinque anni e anche Capablanca fu molto ben pagato per accettare di giocare. Per ogni partita vinta o pattata era prevista una somma in denaro o altri indennizzi.

Il torneo si giocò dal 21 aprile al 22 maggio nei locali del circolo di scacchi di San Pietroburgo. Il tempo di riflessione era fissato in 2 ore per 30 mosse, poi un'ora e 30' per 22 mosse e 15 mosse all'ora per finire la partita.

Era previsto un torneo preliminare con accesso ad una finale a doppio turno per i primi cinque classificati.[2]

Torneo preliminare

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Capablanca si impose nettamente con un gioco di altissimo livello. La grande sorpresa fu l'eliminazione di Rubinstein. Anche il risultato di Nimzowitsch deluse le aspettative dei russi, lasciando solo Alechin a rappresentare il paese ospitante nella finale.

GiocatorePaese1234567891011Totale
1José Raúl Capablanca    Cuba*½½1½1½1111
8
2Emanuel Lasker Germania½*½½½01½111
6 ½
3Siegbert Tarrasch Germania½½*½½1½1101
6 ½
4Aleksandr Alechin Impero russo0½½*1½1½½½1
6
5Frank James Marshall Stati Uniti½½½0*1½½11½
6
6Ossip Bernstein Impero russo   010½0*½½½11
5
7Akiba Rubinstein Polonia½0½0½½*½½11
5
8Aaron Nimzowitsch Impero russo0½0½½½½*0½1
4
9Joseph Blackburne Regno Unito000½0½½1*01
3 ½
10David Janowski Francia001½000½1*½
3 ½
11Isidor Gunsberg Regno Unito0000½0000½*
1

Finali

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Tutti si aspettavano una vittoria del cubano, ma evidentemente la sua eccessiva sicurezza di vincere lo tradì e, così giravano le voci, si concesse qualche passatempo di troppo col gentil sesso di San Pietroburgo. La performance di Lasker fu incredibile: il suo punteggio di 7 su 8 giocando contro quattro tra i più forti giocatori del mondo probabilmente non è più stato eguagliato.

Oltre ai premi di ingaggio e per le partite vinte o patte, Lasker intascò 1200 rubli, Capablanca 800, Alechin 500, Tarrasch 300 e Marshall 250 rubli.

GiocatorePaesePrel.12345Totale
Emanuel Lasker Germania6 ½* *½ 11 11 ½1 1
13 ½
José Raúl Capablanca     Cuba8½ 0* *½ 11 01 1
13
Aleksandr Alechin Impero russo  60 0½ 0* *1 11 ½
10
Siegbert Tarrasch Germania6 ½0 ½0 10 0* *0 ½
8 ½
Frank Marshall Stati Uniti60 00 00 ½1 ½* *
8

Al termine del torneo venne offerto un grande banchetto con la presenza dell'élite di San Pietroburgo. Il famoso musicista Sergej Prokof'ev diede un recital di pianoforte.[3]

Curiosità

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Lo scrittore nord-irlandese Ronan Bennett ha ambientato il suo romanzo: Zugzwang. Mossa obbligata a San Pietroburgo durante questo torneo.

  1. ^ Ken Whyld, The Collected Games of Emanuel Lasker, The Chess Player, Nottingham, 1998, p. 161
  2. ^ Siegbert Tarrasch, Das Grossmeisterturnier zu St. Petersburg am Jahre 1914, Jans-Erik Rudolph Verlag, 2013 (ristampa)
  3. ^ J. Kalendovsky, V. Fiala, Complete Games of Alekhine, Vol. 1: 1892-1921, Moravian Chess, Olomouc, 1992, pp. 128-133.

Collegamenti esterni

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