Trequanda

comune italiano

Trequanda è un comune italiano di 1 146 abitanti della provincia di Siena in Toscana, situato al confine tra la Val d'Orcia e le Crete Senesi.

Trequanda
comune
Trequanda – Stemma
Trequanda – Bandiera
Trequanda – Veduta
Trequanda – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Amministrazione
SindacoAndrea Francini (lista civica Trequanda in cammino) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate43°11′N 11°40′E
Altitudine453 m s.l.m.
Superficie63,98 km²
Abitanti1 146[3] (29-2-2024)
Densità17,91 ab./km²
FrazioniCastelmuzio, Petroio[1]
Comuni confinantiAsciano, Montalcino, Pienza, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena
Altre informazioni
Cod. postale53020
Prefisso0577
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT052036
Cod. catastaleL384
TargaSI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona E, 2 115 GG[5]
Nome abitantitrequandini[2]
Patronosant'Andrea
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Trequanda
Trequanda
Trequanda – Mappa
Trequanda – Mappa
Posizione del comune di Trequanda all'interno della provincia di Siena
Sito istituzionale

Il comune ha ricevuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano, fa parte dell'Associazione nazionale città dell'olio e nel 2018 è stato inserito nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici[6].

Geografia fisica

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Origini del nome

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Il nome Trequanda lo si fa derivare dal toponimo etrusco Tarkonte, mitico eroe etrusco o da terram quandam, "una certa terra", ovvero "particolare".

Storia

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I primi insediamenti furono certamente etruschi come dimostrano ritrovamenti archeologici e nomi dei luoghi (Cennano, Sicille, Malcensis, Asso) per poi passare dalla dominazione romana a quella dei Longobardi e Franchi. Documenti storici del 1198 parlano per la prima volta di Trequanda, feudo dei Cacciaconti della Scialenga, famiglia di origine franco-salica a cui l'imperatore Ottone IV nel 1211 accordò il permesso di riscuotere gabella di pedaggio nella corte e nella terra di Trequanda. Per la sua posizione dominante fu continua l'ingerenza della Repubblica di Siena nelle questioni trequandine finché nel 1255 impose la sua giurisdizione. All'epoca della guerra tra Firenze e Arezzo il castello fu rifugio dei ghibellini e dopo la sconfitta degli aretini nella battaglia di Campaldino del 1289 la guelfa Siena minacciò di radere al suolo il castello. Ceduto dai Cacciaconti ai Franzesi di Staggia nel 1309 per 18 000 lire, il castello passò definitivamente sotto la balzana senese. Nel 1552 entrò a far parte del Granducato di Toscana. Nel 1774 è aggregata alla podesteria d'Asciano con Petroio e Montisi; Castelmuzio fu unito alla comunità nel 1833. Oggi del comune di Trequanda fanno parte le frazioni di Castelmuzio e Petroio, due borghi medioevali che conservano il fascino del tempo passato nelle viuzze in pietra, nelle chiese e nei palazzi. Montisi ne è uscito nel 1877.

Simboli

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Lo stemma del comune di Trequanda si blasona di rosso, a tre calici d’oro. Il gonfalone municipale è in drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Andrea e il municipio
Trequanda
Castelmuzio
Petroio

Architetture civili

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Trequanda
  • Palazzo del Municipio
  • Rocca
  • La Torre di Molino a vento è un antico colombaio costruito alla fine del XVIII secolo, situato in un bosco di lecci e cipressi poco distante dal centro storico. Distribuita su tre piani, la struttura interna consiste in una grande scala a chiocciola in mattone e conserva ancora più di cinquecento nidi disposti a scacchiera sulle pareti, che servivano per l'allevamento dei colombi viaggiatori. L'esterno presenta una forma ottagonale con tetto e davanzale decorati in terracotta.[7]
Castelmuzio

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 160 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura

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Attività e tradizioni

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Importante la produzione di terrecotte (Petroio) e l'allevamento, allo stato brado, dei bovini di razza chianina. A vocazione prettamente agricola, Trequanda si è trasformata in questi ultimi anni in un centro di vacanza e di riposo con attrezzati agriturismi e case vacanze. Un'oasi intatta di equilibrio, di accordo tra l'uomo, le sue opere e la natura con la sensibilità e le precisa volontà necessarie a proteggerlo. I cibi del luogo conservano ancora il loro sapore antico; dal pane senza sale alla cacciagione al cacio (formaggio pecorino) al panunto (bruschetta) agli insaccati di maiale, ecc. Orgoglio della cucina locale è l'olio extravergine di oliva, frutto del particolare habitat in cui sono coltivati, in tutto il territorio comunale, gli oliveti. Il Comune di Trequanda è promotore e aderente all'Associazione Nazionale "Città dell'Olio".

Eventi

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  • Maggio: Festa della Beata Bonizzella
  • Agosto: Festival della Birra e della Musica Indipendente - Tre Gotti Al Campino
  • Ottobre: Festa dell'Olio Novo

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
16 giugno 198524 giugno 1990Atos MeiattiniPartito Comunista ItalianoSindaco[9]
24 giugno 199024 aprile 1995Edoardo CannoniPartito Comunista Italiano, Partito Democratico della SinistraSindaco[9]
24 aprile 199517 gennaio 1997Giordana Carpilista civicaSindaco[9]
17 gennaio 199728 aprile 1997Gabrio Vittorilista civicaVicesindaco f.f.[9]
28 aprile 199714 maggio 2001Atos Meiattinilista civicaSindaco[9]
14 maggio 200130 maggio 2006Atos Meiattinilista civicaSindaco[9]
30 maggio 200617 maggio 2011Franca Muzzilista civicaSindaco[9]
28 maggio 20115 giugno 2016Roberto Machettilista civica di centro-sinistra Uniti per il comuneSindaco[9]
5 giugno 20164 ottobre 2021Roberto Machettilista civica di centro-sinistra Trequanda comuneSindaco[9]
4 ottobre 2021in caricaAndrea Francinilista civica di centro-sinistra Trequanda in camminoSindaco[9]
  1. ^ Statuto comunale di Trequanda, Art. 5 (PDF), su dait.interno.gov.it. URL consultato il 7 aprile 2018.
  2. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 585.
  3. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Trequanda diventa il primo paesaggio rurale storico della Toscana - Siena News, in Siena News, 14 gennaio 2018. URL consultato il 15 gennaio 2018.
  7. ^ Pro Loco Trequanda Archiviato il 31 marzo 2013 in Internet Archive. ed EuToscana.it[collegamento interrotto].
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia

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  • Elio Torriti (a cura di), Chiese, cappelle, edifici religiosi di Abbadia Sicille, Petroio, Castelmuzio, S. Anna in Camprena e Trequanda (con notizie sulle chiese di Montisi), Sinalunga, Tipografia Rossi, 1999, ISBN non esistente.
  • Pierluigi Bacci, I misteri di Trequanda, Firenze, Pontecorboli, 2009, ISBN 978-88-88461-74-8.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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